Mia mamma con le patate dolci ci decorava la cucina. Io ci faccio la torta di patate dolci e cioccolato.
Lei le faceva germogliare e dopo un po´ di tempo si ritrovava con delle piante enormi, con delle foglie verde pallido, lucide e rigogliose che ricadevano da una mensola alta in cucina.
Una umile patata dolce riusciva a dare allegria a tutto l’ambiente.
Ho provato a farlo. Mi é marcita la patata…Ecco come sono messa a pollice verde.
Poi mia mamma, quella dei mille foglietti e mille ricette da tutto il mondo, usava la patata come succedaneo della castagna, semplicemente bollita o arrosto ricavando, a seconda della ricetta, un contorno agrodolce o un dolce molto particolare.
In seguito abbiamo un perso l’abitudine di avere le patate dolci per casa.
Quando sono venuta in Argentina le ho ritrovate, usatissime come purè, come alimento per la prima infanzia, come contorno arrosto insieme a zucca e patate, come marmellata, come chips, insomma qui la patata americana va forte.
La patata dolce, o batata, é stata la prima ad entrare in Europa giá con Colombo, la patata, quella ora di uso piú comune, é entrata dopo con una confusione linguistica tra batata e patata.
I primi documenti dei botanici spagnoli pare facciano qualche confusione tra i due tuberi che non sono neanche parenti tra loro.
La patata é una solanacea, come il pomodoro, il tabacco e il peperoncino, la patata dolce o batata (detta anche boniato, batata, chaco, papa dulce o camote, insomma ha mille nomi) appartiene alla famiglia delle convolvulaceae, ovvero alla famiglie della campanelle….e adesso avete capito perché mia madre aveva delle piante rigogliose in casa.
Tutto questo per presentarvi una ricetta grandiosa che sfrutta tutti gli amidi delle patate per preparare una torta senza grassi, senza latticici, senza farina e con solo 100 g di zucchero.
Non ci credete? Fatela e mi saprete dire. E’ deliziosa, morbida e umida e molto cioccolatosa e ingredibilmente leggera.
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Ingredienti:
- 500 g di purè di patate dolci
- 100 g di zucchero di canna
- 6 uova,
- 4 cucchiai di cacao*
- burro ed amido di mais q.b. per imburrare e spolverare di farina lo stampo
Per il bagno di cioccolato bianco:
- 200 g di cioccolato bianco*
- 135 g di panna
Avete bisogno di:
- una pentola per bollire le patate
- uno schiacciapatate
- due ciotole grandi
- un mixer per mescolare gli ingredienti
- fruste per montare gli albumi
- un pentolino per preparare la glassa
- un frusta per mescolare
- coltelli e spatoli
- uno stampo da 26 cm o piccoli stampini individuali
Procedimento
Preparate un puré di patate dolci. Bollite le patate in acqua calda sino a che siano morbide, sbucciatele e schiacciatele con uno schiacciapatate o un forchetta.
Si potrebbero anche cuocere al forno.
Separare i tuorli dagli albumi
Accendere il forno.
Imburrare e infarinare lo stampo.
In un ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero sino a che siano ben bianchi e spumosi.
Aggiungere il cacao.
Integrare il puré di patate mescolando costantemente.
In un altra ciotola montare le chiare a neve ben ferma.
Unire le chiare al composto con il puré in tre volte mescolando con movimenti avvolgenti dall’alto verso il basso per non smontare le chiare.
Versare la preparazione nello stampo e cuocere per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino per sapere quando é pronta: le stecchino esce pulito dalla torta é pronta.
Nel frattempo preparare il bagno di cioccolato.
Spezzettare il cioccolato.
Farlo sciogliere in un pentolino a fuoco basso con la panna, mescolando con una frusta.
Il fuoco deve essere dolce e il cioccolato di ottima qualitá altrimenti di brucia irreparabilmente.
Togliere la torta dal forno, aspettare qualche secondo e sformarla facendo attenzione.
Versare il bagno di cioccolato sulla torta quando é ancora calda.
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Questa è la mia ricetta per il bellissimo contest di Andante con gusto e Pamirilla con la collaborazione di Cose dell’altro pane, forno con una storia bellissima di coraggio, impresa e donne che vi invito a conoscere.
E siccome oggi é anche venerdí non posso certo mancare al 100% Gluten Free Friday.
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1 Comment
Ciao! Interessantissima la tua torta,… non vedo l’ora di mettermi all’opera, solo ho bisogno di un altro consiglio. Il forno, il mio amore-odio!!! A quanti gradi e in che modalità (statico o ventilato)?
Ti ringrazio
Silvia ☺️