La storia
La torta di carote è stata la mia salvezza. In Argentina all’improvviso era diventato molto di moda, e gli chef più o emergenti lo proponevano sempre nel menù dei dolci. E…magia erano sempre torte senza farina!! Completamente gluten free!
Finalmente dopo anni potevo andare a prendere un tè e mangiare una torta, quindi sante carote, santo chi ha riproposto questa torta antica.
Sante carote che hanno una storia molto strana, perché benché siano citate in testi greci o romani, non si capisce se si tratti di carote o di pastinaca. La distinzione tra le due radici resta confusa per molto tempo.
Attorno all’anno 1ooo alcune fonti citano le carote coltivate nella zonna tra l’Iran e l’Afghanistan ed erano bianche e rossastre.
Probabilmente sono arrivate in Europa attraverso il Nord Africa e dall’ovest, attraverso la Romania e i paesi di lingua slava. I botanici però, ancora nel 1600, continuano a confodere carote e pastinaca, evidenziando come la differenza sia solo nel colore e di carote arancioni nessuno botanico parla specificatamente sino al 1700.
Nel corso degli anni, l’allevamento selettivo e la migliore esperienza nella coltivazione hanno portato gradualmente a radici più grasse che assomigliano più strettamente agli esempi di oggi. Lungo la strada, una mutazione genetica casuale ha anche portato alla comparsa di una nuova varietà gialla, che divenne rapidamente popolare grazie al suo sapore più dolce.
L’allevamento selettivo ha ancora una volta contribuito a rafforzare questa dolcezza e un effetto collaterale è stato un approfondimento del colore nell’arancia familiare, con l’aumentare dei livelli di beta carotene.
Nel XVI secolo, esempi di carote arancioni familiari iniziarono ad apparire nei dipinti contemporanei di scene di mercato nei Paesi Bassi e in Spagna, come in questo quadro di Joachim Beuckelaer.
Una teoria, piuttosto fantasiosa ma affascinante, segnala che la coltivazione di carote arancioni fosse stata incentivata dall’orgoglio nazionale olandese per rendere omaggio a Guglielmo d’Orange eche condusse nazione all’indipendenza dall’impero spagnolo.
Che sia vero o no, poco importa: le carote arancioni hanno conquistato il mondo.
Le altre, di mille colori, sono state salvate e coltivate in piccola, in particolare in Europa Centrale. Se cercate, ne trovate di gialle, bianche, viola, rosse e a persino nere.
Ora il punto è un altro ancora: dove e come trovare carote buone, che non siano legnose, aquose e asfittiche. Nella maggioranza dei casi, per le esigenze della distribuzione, la velocità di crescita e la durata di conservazione sono sempre prioritarie rispetto al sapore.
Se fate la torta di carote, e vi consiglio caldamente di farla, o se volete mangiare carote tout court, dovete cercare, cercare, cercare delle buone carote, e quando le troverete assagerete un vegetale croccantemente delizioso che diventa un ingrediente prezioso.
La ricetta
- 200 g di farina senza glutine per dolci (MIX C Schär) + qb per lo stampo
- 10 g di lievito per dolci (*)
- 30 g di cannella in polvere (*)
- 5 g di bicarbonato
- 340 g di zucchero di canna
- 4 uova grandi a temperatura ambiente
- 150 g di olio d’oliva + q.b. per oliare lo stampo
- 10 ml di estratto naturale di vaniglia (*)
- 30 ml di cognac
- La scorza grattugiata di un arancia
- 350 g di carote grattugiate finemente
- 80 gr di mandorle tostate e tritate
- 150 gr di uva passa leggermente infarinate con farina senza glutine
- Glassa di formaggio:
- 220 g di zucchero a velo (*)
- 230 g di formaggio fresco spalmabile
- 50 g di burro a temperatura ambiente
- 30 g di buccia grattugiata di arancia (o carote grattugiate)
- Imburrate e infarinate uno stampo apribile di 26 cm di diametro
- Accendete il forno a 180 gradi.
- In una ciotola mescolate la farina senza glutine con il lievito per dolci, il bicarbonato e la cannella in polvere, setacciate una volta.
- In un'altra ciotola capiente montate con le fruste elettriche le uova con zucchero sino a che siano bianche e spumose e l’impasto possa “scrivere” la superficie.
- Versate a filo l’olio sempre mescolando con le fruste.
- Unire uno alla volta con una spatola il resto degli ingredienti mescolandoli e integrandoli completamente all’impasto prima di aggiungere il successivo nel seguente ordine: il cognac, l’estratto di vaniglia, le carote, la bucci di arancia, le mandorle, il mix di farina senza glutine e infine l’uva passa.
- Versate il composto nello stampo e cuocete per 50 minuti in forno caldo, se la superficie della torta dovesse dorarsi troppo copritela con carta forno.
- Togliete la torta dal forno e fatela intiepidire.
- Nel frattempo preparata la glassa.
- Mescolate bene con le fruste elettriche a bassa velocità il burro con il formaggio, unite poco alla volta lo zucchero sino a ottenere una crema liscia.
- Coprite la superficie della torta con la glassa e spolverate con la buccia grattugiata di arancia o con le carote grattugiate.
- Procedimento
fonte:
Évelyne Bloch-Dano: “La favolosa storia delle verdure”, Add editore
Carrot Museum
Questa ricetta è stata realizzata per Oggi Cucino Free
No Comments