Questa è una ricetta semplicissima, ma per farla perfetta secondo me bisogna avere prima qualche elemento:
Primo: è necessaria una notte di luna piena di mezza primavera,
Secondo: vi dovete procurare un paesaggio:
Terzo: dovete trovare un sambuco e cogliere i suoi fiori
L’origine della parola sambuco viene dal latino Sambucus che a sua volta deriva dal greco sambyke o sakbut, un antico strumento musicale che usavano anche i Romani e che era costruito con i rami di questa pianta. Ancora adesso i tubi sonori delle cornamuse sono di legno di sambuco e per la tradizione popolare tedesca il flauto magico era fatto dello stesso materiale.
La pianta del sambuco era considerata sacra dalla tradizione folkloristica germanica, infatti, era chiamata l’albero, Holda, nome di una fata che abitava la pianta e che le conferiva dei poteri curativ., ma è considerata anche una pianta ambigua, si favoleggia che dentro di lei non si celi una fata, bensì una strega.
Nell’erbario la pianta di Sambuco ha diverse proprietà diuretiche, sudorifere, lassative, antireumatiche, antinevralgiche, emollienti.
Con i fiori del Sambuco, usati anche per i liquori, si fa una tisana che serve come rimedio popolare per raffreddore, influenza, tosse, asma, reumatismi…per sapere se tutta questa meraviglia che potebbe annulare più di una multinazionale del farmaco ha un fondo di verita’ chiedetelo Dario Bressanini nel suo La Scienza in cucina.
L’ambizione di questa ricetta è molto ma molto più modesta: semplicemente approffitare della meravigliosa primavera marchigiana con i suoi fiori e la sua natura in pieno risveglio e della grande quantita’ di fiori di sambuco che ci sono nei campi.
Questo e’ un pane cosidetto quick bread: pane veloce, secondo la definizione fornita dal pragmatismo amglosassone. Sono pani saporiti, semplici, adatti a ogni occasione che si ottengono in poco tempo poiche’ non hanno bisogno di lievitazione. L’impasto si prepara con lievito per dolci e si cucinano con stampi.
Certo non e’ la magia del lievito e della lievitazione ma mi sembra che il tempo sia la risorsa piu’ scarsa che ci sia per cui ogni tanto…..
E questa è la ricetta del pane senza glutine ai fiori di sambuco.
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Ingredienti:
– 220 gr di farina senza glutin
– 10 gr di lievito per dolci *
– 1/2 cucchiaio di bicarbonato de sodio
– 85 gr di zucchero
– 1 tazza da thè di fiori di sambuco
– 2 uova sbattute
– 80 ml di olio d’oliva
– 65 ml de latte acidulata con 2 cucchiaini di limone
– burro per lo stampo
– 1 pizzico di sale
* gluten free
Come si fa:
Lavare i fiori di sambuco e asciugarli con la carta assorbente. Sfilare tutti i fiorellini e metterli in una tazza.
In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi: farina, ievito, bicarbonato, sale, zucchero e i fiori di sambuco.
Scaldare il forno 180 gradi e imburrare lo stampo.
Sbattere le uova uova con l’olio e aggiungerle agli ingredienti secchi mescolando velocemente solo per miscelare bene tutti gli ingredienti.
Versare la preparazione in uno stampo e cocinare in forno a 180 gradi per 50 minuti circa.
Aspettare 10 minuti prima di sformare e poi servirlo subito tiepido: aroma di primavera !!
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