I napoletani fanno un sugo che si chiama genovese. E il nome la dice lunga sulle origine dei questo ragú a base di carne, arriva ovviamente dalla Superba, da Genova da quella cittá a cui tanto deve la gastronomia argentina e l’italiana in generale.
Come faremmo senza pesto ad esempio?
Le originini, come al solito, sono confuse, probabilmente arriva a Napoli con i cuochi genovesi del periodo aragonese nel '500 oppure attraverso i marinai genovesi in periodi piú recenti,
L’unica cosa certa é che la genovese é parente del "tuccu" e il tuccu é anche il parente italiano del tuco argentino, la salsa argentina di carne di cui abbiamo chiaccherato con Lydia di Gastronomia Mediterranea. E il cerchio si chiude.
La caratteristica di questa salsa, contrariamente alla ricca versione bolognese, é che si estrae il massimo del sapore da poca carne su una abbondante base di cipolle. Sintentizzando é un sugo di cipolle. È una salsa figlia dell’austerità in cui gli elementi di base sono poverissimi e la carne cara e preziosa viene prosciugata sin nella sua ultima essenza. I napoletani mangiano la carne cucinata nel sugo come secondo cosí come facevano i primi emigranti in Argentina prima di scoprire che erano nel paese dell’abbondanza vaccina e diventare inesorabilmente carnivori.
Come sempre nelle ricette della tradizioni ci sono tantissime versione, con o senza pomodoro, quella che ho scelto é quella che Fabio e Annalú del blogAssaggi di Viaggio hanno preparato per 20 blogger per 20 regioni con Donne sul web e Garofalo.
Nella versione non c´é traccia di pomodoro, cosa stranissima per un piatto napoletano
Genovese Napoletana
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Ingredienti:
- 320 g di pasta (preferibilmente ziti mezzani o penne), nel mio caso senza glutine
- 500 g di carne di manzo (ho usato del roastbeef)
- 3/4 cipolle grandi
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- Olio
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- sale e pepe
- parmigiano reggiano grattugiato
Preparazione:
Tagliare le cipolle a fette sottili.
Tritare la carota e il sedano
Continuare la cottura per 3 ore a fuoco basso mescolando ogni tanto.
Quando le cipolle saranno cremose, ben dorate e brunite regolare di sale e pepe.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata e scolarla al dente.
Condire la carne con il sugo di verdure (e qualche pezzetto di carne ribelle) e spolverare con il formaggio grattugiato.
La carne si mangia come secondo tagliata a fette, sarà morbissima.
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E con questo rendete omaggio alla conaminazione culturale e gastronomica tra i popoli altrimenti questa delizia non l’avreste mai assaggiata…….
1 Comment
Good point. I hadn’t thuhogt about it quite that way. 🙂