C’era una volta non una, ma ben tre principesse che amavano tanto una torta, o meglio una prinsesstarta, che in realtà era detta torta verde e basta, ma visto che pare loro andassero matte per questa torta è diventata la torta della principessa.
Le principesse si chiamavano Astrid, Margaretha e Martha, erano nate tra il 1899e il 1905 ed erano le figlie del principe Carl duca di Västergötland, che era il terzo genito del Re Oscar II di Svezia e Norvegia, che quasi diventa Re di Norvegia quando questo paese diventa indipendente dalla Svezia nel 1905.
Pare che l’autrice della ricetta fosse di Jenny Åkerström che era l’istitutrice delle tre principesse e esperta in economia domestica e conseguentemente di cucina. Jenny pubblicò nel 1929 un ricettario dedicato alle principesse intitolato: Prinsessornas Kokbok: Husmanskost och Helgdagsmat (ovvero Il libro di cucina delle principesse, cucina domestica e piatti per le feste). il libro ebbe circa 18 edizioni e si pubblicò sino al 1952.
A quanto pare le principesse dovevano sapere anche di economia domestica, ed essere pronte ad ogni evenienza, non importa che Astrid diventasse poi regina del Belgio e le altre diventasseri madri di regnanti: tutte a cucinare! (forse).
Non credo che le principessa l’abbiamo mai cucinata, ma la prinsesstarta è così famosa in Svezia che dal 2004 l’ultima settimana di settembre è stata indetta la Prinsesstårtans vecka, settimana della torta della Principessa, e per ogni torta vendita circa 10 corone sono donate alla Fondazione Crown Princess Victoria’s Fund che supporta i bambini e adolescenzi con malattie croniche e disabilità e in quella settimana si raddoppiamo le vendite della torta.
Ovviamente la potete trovae anche all’IKEA, ma non so se sia tra le migliori….in ogni caso non è gluten free.
Come è fatta questa bella torta?
E’ undi pan di spagna farcito a strati con uno strato di marmellata di lamponi, uno di crema pasticcera e molta moltissima leggera panna montata, il tutto coperto da marzapane e decorato con rose di marzapane.
Questa è la mia torta per Caris e la sua sfida MTChallenge di questo mese, un torta da principessa, come lei che ha scritto un magistrale post sul pan di spagna che invito tutti a leggere, anche perchè contiene i suggerimenti due grandi professionisti della pasticceria Igino Massari e Leonardo di Carlo, e un altrettanto bellissimo post sul pan di spagna senza glutine che ho leggermente adattato (per una questioni di dimensioni della torta più che altro).
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PRINSESSTARTA (TORTA DELLA PRINCIPESSA, PRINCESS CAKE)
Tempo di preparazione: 3 ore
Tempo di riposo: 2 ore con i raffreddamenti
Tempo di cottura: 30 minuti
Difficoltà: media-alta
Porzioni: 8-10
ricetta adattata da Swedish Food
Ingredienti:
Per il pan di spagna, per uno stampo di 20 cm alto 5:
- 3 uova
- 100 g di zucchero
- 60 g di farina di riso
- 40 g di fecola di patate
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
Per la crema pasticcera:
- 240 ml di panna
- 4 tuorli
- 20 g di amido di mais
- 40 g di zucchero
- 5 ml di estratto naturale di vaniglia*
Per farcire
- 50 g di marmellata di lamponi
- 600 ml di panna da montare
- marzapane*
- zucchero a velo*
- colotante alimentare verde e rosa*
* Senza glutine e/o tracce di glutine, controllare prontuario AIC e leggere le etichette.
Avete bisogno di:
- Qualche ciotola grande per montare
- Un pentolino per il bagno maria
- Fruste eletricche o una planetaria
- Un setaccio
- Un paio di sac a poche
- Uno stampo rotondo da 20 cm e alto 5
- Spatole e mestoli
Procedimento
Preparate il pan di spagna:
Mescolarate la farina di riso, l’amido di mais e il sale e setacciate due volte.
Accendete il forno a 180 gradi.
Imburrate e infarinate con farina di riso la teglia.
Montate le uova con le zucchero con le fruste e l’estratto di vaniglia a bagno maria sino a che raggiungano la temperatuta di 45 gradi.
Continuate a montare sempre con le fruste o in una planetaria, fuori dal bagno maria, il composto sino a che prendendone un po’ con un cucchiaio si possa scrivere sulla superficie.
Versate in due volte velocemente la farina e integratela alle uova montate con movimenti avvolgenti dall’altro verso il basso, cercando di non lasciare grumi e incorporando tutta la farina.
Versate l’impasto nelle teglia e informate. Cuocete per circa 30 minuti con lo sportello del forno semiaperto con un cucchiaio di legno.
Controllate la cottura: se toccando la superficie della torta oppone resistenza è pronta.
Fate raffreddare in forno per qualche minuto e poi sformate il pan di spagna e mettetelo su una gratella.
Preparate la crema pasticcera.
Scaldate la panna a fuoco medio basso con l’estratto di vaniglia, quando è quasi sul punto di ebollizione toglietela dal fuoco.
Mescolate i tuorli con lo zucchero e l’amido sino a incorporate bene tutti gli ingredienti. Versate la panna piano piano piano sul composto sempre mescolando e riportate tutto sul fuoco, mescolando costantemente sino a che la cremi diventa spessa e copra il cucchiaio di legno.
Fatela raffreddare in una ciotola coperta da un film.
Se fate la crema con il Bimby mettete tutti gli ingredienti nel boccale, 9′ temp 90 gradi, vel 4.
Montate la panna fredda ben ferma.
Se la fate con il Bimby, mettete la farfalla bel boccale, vel 3 per 2′ circa, controllando dal foro nel coperchio.
E’ arrivato il momento del primo assemblaggio della torta.
Tagliate il pan di spagna in tre strati, lasciando l’ultimo leggermente più piccolo.
Stendete la marmellata sul primo strato, poi coprite la marmellata con la crema pasticcera aiutandovi con un sac a poche.
Coprite con il secondo strato di pan di spagna e coprite tutta la supercie con la crema pasticcera, dovreste usarla tutta, e poi coprite la crema con un abbondante strato di panna, dando una forma leggermente convessa.
Adagiate delicatamente l’ultimo strato di pan di spagna e poi ricoprite tuta la torta con la panna, anche nei lati.
Mettete la torta in frigo per un’oretta.
Lavorate il marzapane: togliete una parte che servirà per il tradizionale fiorellino e versate qualche goccia di colorante verde, mettete poco verde alla volta se no diventa un colore fortissimo, lavorate il marzapane sino a che sia di un colore omogeneo
Stendete il marzapane spolverando il piano di lavoro con zucchero a velo., attenzione a non stenderlo troppo sottile altrimenti si spezza.
Tirate fuori la torta dal frigo e rivestitela con il marzapane aiutatevi con una spatola lunga a tirare su la sfoglia di marzapane, poi schiacciate delicatamente lungo i bordi e tagliate via l’eccesso.
Preparate la rosellina di marzapane: se ci sono riuscita io significa vuol dire che non ci vuole Benvenuto Cellini a farla: colorate il marzapane di rosa lavorandolo e poi stendetelo e in una lamina stottile e ricavate 7-8 dischi. Stirate leggermente ogni disco con il matterllo in modo che formi un petalo. Arrotolate il primo disco, attaccate il secondo poco distante dal punto un cui il primo di disco si unisce e attaccatelo tutto intorno, prendete il terzo petalo e sovrapponetelo al secondo e così via sino a terminare tutti i petali. Apriteli un po’ e vi troverete una rosa.
Fate anche le foglie tanto un tono di verde più scuro al marzapane. Io ho sovrapposto una foglia di rosa vera così ho ricavato le nervature e un’idea di come tagliarla.
Con un pennellino spennellare la superficie della torta, le foglie e la rosa e terminate la decorazione.
Con la panna montata e messa in un sac a poche con una bocchetta decorativa fate dei piccoli decori tutto intorno alla base. Non tutte le prinsesstarta hanno questa decorazione finale…ma mi avanzava panna e il taglio del marzapane non era proprio chirurgico.
NB: se volete fare il marzapane, cosa ottima potete farlo con una ricetta speedy:
Ingredienti:
- 200 g di farina di mandorle
- 200 g di zucchero a velo*
- 2 albumi di uova grandi
- qualche goccia di essenza di mandorle amare
Procedimento:
Mescolate bene la farina di mandorle e lo zucchero a velo.
Sbattete gli albumi ma senza montarli e uniteli pian piano alla farina di mandorle, in modo da ottenere un composto liscio e omogeneo, unite l’essenza di mandorle continuate a lavorare. Se dovesse essere troppo umido unite farina di mandorle, troppo secco un po’ di albume. Deve essere molto morbido e malleabile.
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Ed eccola gloriosa al suo interno:
E questo è il mio omaggio al pan di spagna per l’MTC:
E se volete vedere una ricetta semplice e che viene sempre di pan di Spagna avete il video di Gluten Free Travel and Living
fonti:
Swedish food: http://www.swedishfood.com/maia-brindley-nilsson
Wikipedia
http://www.sweden.org.za/swedish-cuisine.html
14 Comments
È stupenda simo!!!
Molto più buono il marzapane della pdz!!!
Si hai ragione anche a me piace mooolto di più il marzapane!
Una prova “regale” Simo! Oltre ad essere bellissima, deve essere anche decisamente squisita! Semplice, elegante e con una bella storia, proprio come piace a me 🙂
Bacioni
Dani
Cara Daniela..e sapevo che era nelle tue corde..
Bellissima la storia e questa con la base del PDS di Massari a freddo la faccio sicuramete..è bellissima …. grazie Simonetta!!!
Elisa Baker poi mi fai sapere!!
Che eleganza! Davvero una torta regale!
Bella lo è…e buonaaaaaaa quindi si una sintesi regale!
Dal vivo non l’ho mai vista ma questa torta la incontrai diversi anni fa su un sito svedese e me ne innamorai a primo sguardo! Non sapevo la storia, di cui ti ringrazio, che trovo bellissimo e mi ha fatto apprezzare ancor di più questa torta! e il libro, lì, un te possino ci sta tutto.:aggiunto, senza passare dal via, alla lista desideri di amazon!
Tu l’hai realizzata in modo egregio: la forma così elegante, la farcitura perfetta, la giusta misura degli strati: ne sono entusiasta! grazie grazie grazie, perché non contava di incontrarla qui!!
Ma grazie a te!!!
post bellissimo, come al solito e torta magnifica!!! davvero molto molto brava! bacioni
sabato festeggeremo Elisa con i suoi compagni di classe, tra di loro c’è Danila, intollerante al glutine, abbiamo deciso di fare questa torta per tutti, grazie mille. ne farò solo una versione doppia perché siamo in tanti!
Fammi sapere!!
[…] la sfidante, invece, rappresentata dalla nostra Simonetta è la Prinsesstarta, sul suo blog trovate la storia interessantissima di questa […]