Il 22 novembre é thanksgiving day, festa naziona popoare USA, che pare festeggi uno dei momenti della fondazione di una potente nazione a base di scambi di tacchini, animale pressoché ignoto ai padri pellegrini, ma data la forma di pollastrone gigante il pragmatismo aglosassone li ha subito incorporati alla dieta.
Non é che sappia molto di questa festa. So che avviene dopo halloween (altra festa di cui so poco o nulla ) e di natale (su questa so moltissimo) per la gioia dei venditori e dei consumatori che passano in tripudio di guadagni e stordimento esistenziale da acquisti per quasi tre mesi senza soluzione di continuitá.
Del thanksgiving conosco le usanze soprattutto vedendo i film holliwoodiani in cui la famiglia si riunisce attorno a un enorme tacchino e sono tutti mediamente felici, poi si ritrovano tutti a Natale e generalmente viene fuori che durante a festa del ringraziamento il padre ha sedotto la fidanzata del figlio, il figlio ritrova la fidanzata del college e scappa con lei in messico, le figlie si stanno separando e una delle due é lesbica e questo fa impazzire la madre puritana ma i padre libertino é felice perché la figlia ha finalmente trovato la sua strada, i bambini accendono le luci e incendiano un po’ la casa, poi arriva babbo natale e sono tutti di nuovo felici.
Per prepararmi su questo evento che coinvolge tutte le famiglie di quella che ancora (predico per poco) la piú grande potenza de pianeta mi sono informata e ho trovato:
Questo sobrio cerchietto che serve a tenere i capelli in ordine, cosí non cadono nel ripieno del tacchino..
a cucinare per Natale……..
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