Marzo é il mese delle donne, la data dell’8 marzo richiama l’attenzione sull’universo femminile e la irradia a tutto il mese.
Data triste perché se abbiamo un giorno per festeggiare le donne significa che ancora siamo lontanissimi dalla paritá dei diritti, dal riconoscimento del ruolo delle donne, della protezione della maternitá,
Stefania e le Strenne hanno dedicato il loro contest mesile alle donne Straordinarie ed é veramente interessante leggere i profili di tante donne, a volte strapazzate dal giudizio storico come Maria Antonietta e Sissi, a volte eroine anonime a cui dobbiamo i nostri diritti politici e civili come le suffragette.
Poi ci sono le luminose intelligenze delle scienziate e delle scrittrici.
Io ho pensato immediatamente a Maria Montessori e anche Monica di Dolci Gusti, che ne fa un bellissimo ritratto, quindi quello che aggiungo é semplicemente un’esperienza personale di chi ha scelto di mandare sua figlia a una casa dei bambini.
Montessori chiama quello che si indica come scuola dell’infanzia ”la casa dei bambini” e non bisogna essere esperti di semiologia per capire la differenza.
Il metodo pedagogico Montessori ha piú di 100 anni, un’era geologica data la velocitá dei nostri tempi, eppure non ho ancora incontrato nulla di cosí sovversivamente attuale e necessario, e la velocitá, per altro, é semplicemente tecnologica perché la psiche umana é costante nel tempo.
Il bambino come persona, il bambino osservato e stimolato e non “ammaestrato”, il materiale sensoriale che non pretende astrazioni nell’etá della fantasia e della scoperta, l’esplorazione costante e libera, lo sviluppo dei propri interessi spaziando dall’arte alla musica alla matematica alle scienze, l’autodisciplina e la cura della propia persona e dell’ambiente in cui si vive, l’assenza di un meccanismo di premio e castigo, il rispetto dei tempi di apprendimento di ognuno sono tasselli di un grande progetto pedagogico che intende formare un individuo libero, indipendente, pensante e che, soprattutto, non ha bisogno dell’approvazione di un’autoritá.
Il motto “aiutami a fare da solo” sintetizza l’approccio della Montessori ai bambini, ricosce la loro volontá e la loro capacitá, é un monito alle madri, ai maestri che si sostituiscono ai figli o che impongono modelli adatti a un adulto chiusi in criteri rigidi.
La scuola italiana deve molto a Maria Montessori ma il metodo é stato adattato e rinchiuso nei confini di aule separate per etá in cui la maestra deve seguire rigidamente un programma..
Nemo propheta in patria, Maria Montessori é morta in Olanda ed é mel mondo anglosassosone, e negli Stati Uniti in particolare, dove esistono moltissime scuole montessori, in Italia sono solo 500.
Quando abbiamo lasciato la casa dei bambini per trasferirci ci siamo trovati in una situazione pre Montessori, con maestre che infatilizzavano il linguaggio, con premi di caramelle se ci si comportava bene (nenache fossero scimmiette, senza pensare alle carie, e era inquietante capire cosa si intende per “comportarsi bene”). Ll’adattamento é stato ed é durissimo, ma sia per mia figlia che per me.
Quel breve passaggio nella casa dei bambini ci ha lasciato degli insegnamenti e dei modelli di pensiero che ormai sono costituiscono il nostro modo di essere.
Quel breve passaggio nella casa dei bambini ci ha lasciato degli insegnamenti e dei modelli di pensiero che ormai sono costituiscono il nostro modo di essere.
Che i bambini Montessori siano fuori controllo (?!?), che poi non sappiano adattarsi alla disciplina delle medie, che abbiamo delle lacune, sono critiche che riflettono piú un mito che la realtá, la realtá é che sono bambini abituati a autodiscipinarsi perché sanno che c´é sempre qualcosa che li interessa, sanno dibattere perché sin da piccoli imparano a condividere i giochi e imparare dai propri errori. Certo che hanno tutti un periodo di adattamento nel passaggio tra elementari e medie, ma credo che questo succeda con ogni tipo di scuola.
Nel film un Padre di famiglia di Nanni Loy i bambini educati montessorianamente, unico retaggio progressista di una coppia che vira verso una vita sempre piú borghese, e che apparentemente sono totalmente ribelli e assorbenti rivelano nell’ultima scena cosa é il metodo montessori: in realtá erano perfettamente in grado di essere autonomi e autosufficienti e che la difficoltá del cosidetto metodo Montessori é che gli stessi principi andrebbero poi essere applicati in casa.
Ultimo aneddoto: Maria Montessori é stata per anni effige di una banconota italiana, un mio amico in una riunione con colleghi americani tira casualmente fuori la banconota e il suo collega gli chiede chi é la signora disegnata. Il primo pensiero del mio amico é stato: E adesso come glielo spiego chi é Maria Montessori eccecc.?. Ma appena sentito il nome Montessori, il signore americano risponde: ma certo, la pedagoga, quella del metodo pegagocico…insomma ne sapeva molto piú di ogni italiano medio.
E per fare omaggio alla Montessori questa volta diamo una ricetta, ,ma quello che ne esce non si mangia, si usa per giocare.
Nella casa dei bambini, ma anche nelle elementari, il metodo Montessori prevede l’uso di tantissimi materiali sensoriali. Uno dei piú gettonati, soprattutto dai piú piccoli, é la farina e c´e´ una grande produzione di tagliatelle. Un compagnino di mia figlia riforniva quotidianamente la famigia di mezzo chilo di tagliatelle al giorno, a tal punto che per scherzare dicevamo che altro che metodo Montessori, quello era sfruttamento minorile. Il biondo Jacopo con le tagliaelle era proprio felice.
Poi c´é la pasta di sale e altre plastiline fatte con la farina.
Questa parte per un bambino celiaco e´proibita, ma fino a un certo punto perché puó giocare con l’amido di mais, o la farina di riso ma ovviamente in uno spazio non contaminato dal glutine. In una scuola Montessori sanno gestire bene le “differenze” perché siamo tutti “differenti” e quindi in qualche modo e con le dovute precauzioni tutti possono pasticciare.
Con la ricetta che segue che deve essere realizzata con un adulto si ottiene una plastilina senza glutine che se viene messa in bocca accidentalmente (o volontariamente visto che i bambini amano esplorare con tutti i sensi) non crea nessun problema a parte il saporaccio. Le misure sono in tazze, per semplificare la vita, non é un prodotto di pasticceria.
PASTA DI SALE SENZA GLUTINE
- 1 tazza di farina di riso
- 1/2 tazza di amido di mais
- 1/2 tazza di sale fin
- 1 cucchiaino di cremor tartaro
- 1 cucchiaio e mezzo di olio
- 1 tazza di acqua tiepida
- Colorante alimentare vegetale
In un ciotola mescolare tutti gli ingredienti secchi, poi aggiungere l’olio e l’acqua poco alla volta sempre mescolando.
Trasferire il mix in un pentolino e scaldare l’impasto per 3/4 minuti a fuoco lento sino a che si addensi e si stacchi dalle pareti, girando l’impasto con una spatola costantemente.
Trasferire la pasta ottenuta su un foglio di carta oleata o carta forno e dividerla in 5/6 pezzi.
Lasciare raffreddare prima di lavorala.
Per colorarla fare delle palline con la plastilina e con il pollice formare una fossetta da rimpiere con il qualche goccia di colorante alimentare. Chiudere la pallina e impastarla sino a che il colorante affiori in superficie, se necessario usare amido di mais per impastare. La pasta deve essere morbida ma non deve appoccicarsi alle mani,quindi abbondanti con l’amido.
Per conservarla avvolgerla nella pellicola o in sacchettini di plastica.
Un’altra versione senza cottura prevede:
- 2 tazze di amido di mais
- 1 e 1/2 tazza di sale
- 2 cucchiai di xantano
- Acqua q.b.
- Colorante alimentare
Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungere acqua poco alla volta sino a ottenere un impasto simile alla plastilina e piuttosto gommoso.
Suddividerlo e colorarlo con il colorante alimentare.
Conservare avvolto in plastica.
Questa “ricetta” partecipa al contest delle donne Straordinarie di Stefania, non so bene in che categoria..vabane anche un fuori concorso….
Per saperne di piú:
I libri di Maria Montessori
I libri di Graziella HonnekerFresco
MASA PARA EL JARDIN DE INFANTE SIN GLUTEN
Marzo es el mes de la mujer, el 8 de marzo llama la atención sobre lo femenino y la irradia a todo el mes.
Fecha triste, porque si tenemos un día para celebrar a las mujeres significa que estamos todavía muy lejos de la paridad de los derechos, el reconocimiento del papel de la mujer, la protección de la maternidad,
Stefania y las otres “Strenne” han dedicado su concurso mensual a las mujeres exstraordinarias y es verdaderamente interesante de leer los perfiles de muchas mujeres, algunas maltradatas por el juicio de la historia como María Antonieta y Sissi, otras héroinas anónimas a quienes les debemos nuestros derechos políticos y civiles como las suffragette. Y Luego están las mentes brillantes de las científicas y escritoras.
Inmediatamente pensé en María Montessori, y Monica también, le ha dedicado un bellisimo retrato.
Por lo tanto lo qué me gustaría añadir es simplemente una experiencia personal de una persona que ha optado por enviar a su hija a una “casa de los niños”.
Montessori el nivel inicial, la casa de los niños y no hay que ser un experto en semiótica para comprender la diferencia.
El método pedagógico Montessori tiene mas de 100 años, una era geológica, dada la velocidad de nuestros tiempos, sin embargo, no he encontrado otro tan subversivo y necesario, sin contar que la velocidad la marca la tecnología pero la psique humana es constante en el tiempo.
El niño como una persona, el niño observado y estimulado pero no “adiestrado”, el material sensorial que no pretende abstraciones en la edad de la fantasía y del descubrimiento, la exploración continua y libre, el desarrollo los propios intereses que van desde el arte a la música y de la matematica a las ciencias, el auto-disciplina y el cuid
ado de la propia persona y del medio ambiente en el que se vive, la ausencia de un mecanismo de recompensa y castigo, el respeto por el tiempo de aprendizaje de cada uno, son todas piezas de un proyecto más amplio de educación que tiene la intención de formar al individuo libre, con pensamiento independiente y, sobre todo, que no necesita de la aprobación de una autoridad.
ado de la propia persona y del medio ambiente en el que se vive, la ausencia de un mecanismo de recompensa y castigo, el respeto por el tiempo de aprendizaje de cada uno, son todas piezas de un proyecto más amplio de educación que tiene la intención de formar al individuo libre, con pensamiento independiente y, sobre todo, que no necesita de la aprobación de una autoridad.
El lema “Ayúdame a hacerlo solo”, resume el enfoque Montessori hacia los niños , reconoce su voluntad y su capacidad, es una advertencia a las madres y a los maestros que toman el lugar de los niños o que imponen modelos y pautas aptas para los adultos encerrados en un sistema con criterios rígidos.
La escuela italiana debe mucho a María Montessori, pero el método ha sido adaptado y confinado dentro de los límites de las aulas separadas por edad.
Nadie es profeta en su tierra, María Montessori murió en Holanda y es en el mundo anglosajon , en los Estados Unidos en particular, que se encuentran muchas escuelas Montessori, en Italia hay sólo 500.
Para mi hija y para mí, ese breve pasaje en la casa de los niños ha dejado enseñanzas y patrones de pensamiento que ahora son nuestra forma de ser.
Última anécdota: María Montessori ha sido durante años la efigie de una billete italiano , un amigo en una reunión con sus colegas estadounidenses al azar saca su billetera y su colega americano le pidió quien era la señora dibujada. El primer pensamiento de mi i amigo fué : ¿Y ahora como voy a explicar quién es María Montessori eccecc.?. Pero sólo con escuchar el nombre Montessori, el señor americano, responsde: , pero sin duda, la pedagoga, la del método de pegagocico … bien sabía mucho más que cualquier italiano medio.
Y para rendir homenaje a la Montessori en esta ocasión damos una receta, pero que no se come pero se usa para jugar.
En casa de los niños, y también en la escuela primaria, el método Montessori prevé el uso de muchos materiales sensoriales.
Uno de los más populares, especialmente para los más chiquitos es la harina y hay una gran producción de fideos. Uno de los compañeritos de mi hija abastecia diariamente la familia de medio kilo de tagliatelle por día, de modo que en broma se decía que mas que método Montessori era la explotación infantil. Pero el rubio Jacopo con las tagliatelle estaba muy feliz.
En segundo lugar estan otras pasta con sal y plastilina hechas con harina.
Esta parte está prohibida para los niño celiacos, pero hasta cierto punto, porque pueden jugar con el almidón de maíz, o la harina de arroz, pero, obviamente, en un área no contaminada por el gluten. En una escuela Montessori saben cómo manejar bien las “diferencias” porque todos somos “diferentes” y entonces de alguna manera y en forma segura todos pueden jugar..
Con la receta a continuación, que se debe hacer con un adulto se obtiene una masa libre de gluten que si se pone en la boca accidentalmente (o intencionadamente porque a los niños les encanta explorar con todos los sentidos) no crea ningún problema que no sea el sabor bastante malo. Las medidas son en tazas, para hacer la vida más fácil, no es una producto de pastelería.
MASA DE SAL SIN GLUTEN
Ingredientes
1 taza de harina de arroz
1/2 taza de almidón de maíz
1/2 taza de sal fina
1 cucharadita de cremor tártaro
1 cucharada de aceite
1 taza de agua tibia
Colorante vegetal
En un bol mezclar todos los ingredientes secos y añadir el aceite y el agua poco a poco, revolviendo constantemente.
Transferir la mezcla en una cacerola y calentar durante 3/4 minutos a fuego lento hasta que espese y se destaque de las paredes, revolviendo la mezcla constantemente con una espátula.
Pasar la masa sobre un papel manteca y se divide en 5/6 piezas.
Deje enfriar antes de trabajarla.
Para colorear la masa formar unas bolas y utilizar el pulgar para formar un hoyuelo que se rellena con unas gotas de colorante para alimentos. Cerrar la bolita y amasar hasta que el de colorante salga a la superficie, si es necesario utilizar el almidón de maíz para amasar. La masa debe ser suave, pero no debe pegarse a las manos.
Para conservarla envolver la masa en un film o en bolsas de plástico.
Otra versión no requiere de cocción:
2 tazas de almidón de maíz
1 y 1/2 taza de sal
2 cucharadas de goma xantica
Agua q.b.
Alimentos para colorear
Mezclar todos los ingredientes y agregar el agua poco a poco hasta que la masa es similar a la plastilina y bastante gomosa.
Dividir y colorear con colorante de alimentos.
Guardar envuelto en plástico.
No Comments