« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio.
Puh! Puh! E con il peperoncino e un po’ d’insaléta ti protegge la Madonna dell’Incoronéta; con l’olio, il sale, e l’aceto ti protegge la Madonna dello Sterpeto; corrrrrno di bue, latte screméto, proteggi questa chésa dall’innominéto. »
Tanti auguri a Alessandra !
Compleanno antisfiga (cit. accademia della crusca) con cornetti, elefanti, agli, gufi, merde, coccinelle, trifogli, e pure l’ekeko. Eccolo qui:
E’ il dio dell’abbondanza, della fertilitá, dell’allegria dell’altipiano andino. Ama il funo e l’alcool….inteso come vino. Non é elegantissimo ma é rubicondo e soave.
E’ quello che porta é solo positivo ed quanto ti auguro Ale, che mi hai trascinato in sfide impossibili piene di glutine, di gruppi FB dall’ormone inquieto, di renne strane e strennate e tante alte cose che mi fanno sentire cosí lontano ma cosí vicino.
Mo’ basta con le ciance e adesso cara Ale ecco questo amuleto con il cornetto: marmellatina di peperoncini…..!!
Ingredienti:
- 3 peperoni rossi belli grandicelli
- 150 gr di peperoncini, non secchi freschi, di chiles insomma..
- 1 mela
- 500 gr di zucchero
- 1 bicchiere di vino rosso (un Malbec per festeggiare..)
- 1 cucchiaino di xantano (oh lo dice anche Adriá…)
Lavare e mondare le verdure. Tagliare i peperoni in falde e dadini, eliminare un po’ di semini dai peperoncini se volete una marmellata che non sia adatta solo agli etiopi o ai messicani. Lavare la mela e tagliarla a spicchi.
Mettere il tutto con il resto degli ingredienti tranne lo xantano nel calderone, nella casseruola.
Cuocere a fuoco basso sino a che le verdure siano appassite, quasi spappolate, mescolando di tanto in tanto.
Passare la preparazione in un passaverdura e settacciare bene le bucce, poi rimettere il composto filtrato sul fuoco e continuare a cuocere con lo xantano per 20 minuti.
Poi si apetti che raffreddi e tira fuori un bel formaggio stagionato (o no) e via….
Volendo si puó consevare la marmellata in vasetti sterilizzati: si versa calda, si capovolgono i contenitori e quando sono tiepidi si mettono in una pentola con acqua fredda adagiati su un panno pulito affinché non si muovano, si portano a ebollizione per un quarto d’ora.
E qui ci sono altri amuleti e scongiuri:
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