versione italiana in basso
Durante la infancia la preferencia es para los sabores dulces, en la etapa llamada adulta ( cuando ..?) nos acercamos al saldo y luego, cuando se logra a un espíritu “superior” al acido y, finalmente al amargo.
Lo he leído en alguna parte, y lo dice tambien un famoso chef italiano.
El Umami, así definido por los japoneses, y que normalmente se asocia con el queso parmesano para que quede claro lo que es, no sabemos en qué lugar del ranking de “madurez” ponerlo. Supongo que es un gusto “adulto”.
En mi pequeña pero firme opinión esto me parece una tontería solemne.
El gusto me parece que tiene mucho mas a que ver en la forma en que hemos sido destetados, pero creo que poco o nada tiene que ver con la “madurez”.
Y aquí se demuestra simple y fácilmente que la comida es cultura, como dijo “sottovoc”, con una voz profunda y suave y seductora, con una mirada de reojo el Chef Cracco a una candidata a Mastechef Italia un poco presumida.
Últimamente me fascinan las matices amargas de ciertos ingredientes. Por ejemplo, empecé a amar a la radicheta.
Este es un pesto con un sabor fuerte, aunque no tan amargo como podría imaginar a partir de la utilización de la radicheta pues los tomates secos y las aceitunas lo suavizan .
- 120 g de radicheta
- 40 g de queso parmesano rallado
- 6 alcaparras
- 5 tomates secos hidratados en aceite
- 10 aceitunas negras (griegas)
- 1 diente de ajo
- Aceite de oliva
Picar las nueces.
Mezclar en una licuadora con un poco de aceite todos los ingredientes, empezando con el ajo, los tomates secos, las aceitunas, hojas de radicheta y agregar el queso parmesano y las nueces picadas.
Agregar aceite para cubrir el pesto.
Pare che l’amore per i sapori si modifichi con la “maturitá”.
Ossia nell’infanzia esiste una predilezione per i sapori dolci, nella cosidetta fase adulta (ma quando mai..?) ci si avvicina al salato e poi quando si raggiunge uno spirito superio ci si avvicina all’acido e infine all’amaro.
Questo ho letto da qualche parte e questo dice pure un famoso chef.
L’umami, che é il sapore sapido, cosí definito dai giapponesi, e che si associa normalmente al parmigiano per far capire di che si tratta, non si sa dove lo mettiamo nel ranking della “maturitá”. Suppongo sia “adulto”.
Nel mio piccolo ma fermo parere mi sembra una solenne idiozia.
Che sia legato alla “maturitá” che a sua volta (forse) é legata all’etá non mi pare proprio: ci sono bambini che non amano il dolce, tanti, e ho visto signori in giacca e cravatta gettarsi sul triplo alfajor de dulce de leche.
Il gusto ha molto a che fare su come siamo stati svezzati ma credo che abbia poco o nulla a che fare con la “maturitá” (che é poi ? Boh): i bambini messicani succhiano chili piccantissimi, gli etiopi il berberé, gli argentini il dulce de leche e quelli italiani il parmigiano reggiano.
Il terriorio incide e tutti ci portiamo dietro il ricordo di quel sapore provato nell’infanzia, tanto che alcuni non possiamo proprio integrarli nella nostra alimentazione, il piccante per molti italiani, ad esempio, é uno di questi.
E qui dimostriamo semplicemente e facilmente che il cibo é cultura, come sussurra con voce profonda e pastosa e con un seducente sguardo in tralice lo chef Cracco alla presuntuosetta candidata masterchef.
Ultimamente mi stanno appassionando le sfumature amarognole di certi ingredienti.
Ad esempio inizio ad amare la cicoria.
Mi preoccupo ?…sará che sono piú “matura”?….in che senso matura ?? Aiuto…..!!
Questo é un pesto con un sapore deciso, anche se poi non cosí amaro come si potrebbe dedurre dall’uso della cicoria, lo addolciscono i pomodorini secchi e le olive. Con la pasta di riso é perfetto .
Ingredienti:
- 120 gr di cicoria
- 40 gr di parmigiano grattugiato
- 6 noci
- 5 pomodori secchi idratati in olio
- 10 olive greche
- 1 spicchio d’aglio
- Olio d’oliva
Tritare le noci.
In un mixer frullare con un po’ d’olio tutti gli ingredienti, iniziando con l’aglio, i pomodoti secchi, le olive, le foglie di cicoria e infine aggiungere il parmigiano e le noci tritate.
Aggiungere altro olio per comprire il pesto.
Il tradizionale pesto genovese lo trovate qui.
E altre versioni qui e qui.
Con questa ricetta partecipo al contest di Serena Dolci Pensieri
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